Concordanze
epistemologiche
tra
omeopatia
e
psicoanalisi
Nelle
aule
universitarie
italiane,
ove
si
formano
i
futuri
medici,
salvo
rarissime
eccezioni,
viene
impartito
uno
studio
dei
fenomeni
somato-psichici
che
segue
un
indirizzo
fondamentalmente
organicistico,
fermo
ad
una
concezione
newtoniana
dell'uomo
come
macchina
biologica
predeterminata,
costituita
da
componenti
la
cui
minima
alterazione
viene
considerata
un'anomalia
di
funzionamento
rispetto
all'espletamento
di
un
programma
dato,
considerato
come
immutabile.
La
difficoltà
di
diagnosi
dell'autismo
è
legata,
essenzialmente,
a
due
fattori:
l'eterogeneità
della
sindrome
e
la
mancanza
di
un
approccio
valido
da
un
punto
di
vista
patologico.
In
ambedue
i
casi,
il
modello
omeopatico
di
malattia
psorica
potrebbe
essere
utile
per
una
migliore
e
più
precoce
definizione
del
quadro
patologico.
L'acquisizione
di
tale
modello
prevede
un
impianto
costituzionale
predisponente,
associato
al
complesso
maggiore
di
istocompatibilità
(HLA),
insieme
al
ruolo
innescante
di
alcuni
agenti
infettivi.
Il
nostro
computer
può
essere
oggetto
di
un
attacco
da
parte
di
un
virus
o
di
un
tentativo
di
intrusione
in
qualunque
momento,
a
prescindere
che
sia
collegato
o
meno
a
Internet.
Si
chiamano
genericamente
"virus"
e
sono
il
risultato
dell'ingegno
(malriposto)
di
brillanti
programmatori
che,
fin
da
prima
dell'esistenza
della
posta
elettronica,
hanno
di
utilizzare
questo
mezzo
per
imporsi
all'attenzione,
nel
bene
e
nel
male,
del
mondo
informatico.
Lo
scandalo
Bayer
che
ha
monopolizzato
le
pagine
estive
dei
giornali
(almeno
fino
all'11
settembre)
ha
innescato
una
serie
di
riflessioni
che
da
medici
in
primis,
da
omeopati
poi,
hanno
fatto
lungamente
pensare.
Gli
articoli
che
si
sono
susseguiti
hanno
infatti
toccato
dei
punti
assolutamente
centrali
qualora
si
rifletta
sulla
medicina
e
sulle
cosiddette
medicine
alternative,
sulla
loro
diffusione
e
sulla
possibilità
che
vengano
assorbite
dal
Sistema
Sanitario
Nazionale.
E'
fondamentale
riflettere
sull'uso
che
si
fa
della
medicina
-
intendendo
con
questo
non
solo
l'uso
dei
farmaci
ma
del
medico
stesso
-
perché
questo
pensiero
è
alla
base
di
qualunque
scelta
terapeutica
e
della
conseguente
possibilità
di
guarigione.
Per
poter
comprendere
veramente
in
profondità
il
"sistema
uomo",
è
opportuno
trascendere
il
sintomo
locale
per
osservare
l'individuo
come
"un
insieme"
di
parti
che
convivono,
coesistono
simultaneamente
e
sono
sì
materia,
ma
materia
intelligente,
abitata,
vivificata
dalla
psiche.
Uomo
come
"olos"
cioè
come
un
tutto,
di
cui
mente-corpo-anima
sono
tre
parti
dell'unità
unica
e
inscindibile.
Per
affrontare
questo
tema
è
fondamentale
servirsi
del
simbolo
(da
sun-ballo:
mettere
assieme,
collegare).
L'approccio
terapeutico
alla
malattia
influenzale,
secondo
il
modello
omeopatico,
nella
maggior
parte
dei
casi
coinvolge
pazienti
per
lo
più
sottoposti
a
un
trattamento
cronico.
Hahnemann
raccomanda,
in
tali
circostanze,
la
sospensione
della
cura
antipsorica
e
la
prescrizione
di
un
farmaco
specifico
(non
antipsorico):
un
simile
atteggiamento
potrebbe
sembrare
piuttosto
discutibile,
almeno
per
la
consuetudine
dell'omeopatia
moderna…